È meglio il libro o il film? L’antico dilemma
Eccoci qua. Dovevo pur ammettere prima o poi che sì, anche io a volte mi sono schierato su quello o l’altro fronte. Perché diciamoci la verità, una risposta chiara e netta al dilemma più antico del mondo, forse, non esiste proprio. E così anche nella mia Cucina Letteraria è giusto chiedersi:
È meglio il libro o il film?
Dipende.
Forse la risposta giusta è proprio questa, dipende: dipende da chi ha scritto il libro e dipende da come è stato ideato il film; dipende dalla fantasia dello scrittore e dipende dal cast che interpreta la trama; dipende dalla complessità del linguaggio e dall’efficacia della trasposizione; talvolta, dipende anche dal numero di pagine e dalla lunghezza della pellicola. Dipende da un sacco di cose, dunque, e allora voglio provare a darvi un mio schematico parere.
È MEGLIO IL LIBRO SE…
- la trama è molto dettagliata: pensiamo, ad esempio, alla complessità del “Signore degli Anelli”, per il quale sono stati necessari ben tre film per riportare in maniera soddisfacente il contenuto del libro (e nemmeno tutto);
- vogliamo dar sfogo alla fantasia: nel film si vede tutto (ambientazioni, personaggi, ecc…) e non c’è alcuno spazio per l’immaginazione, così viene meno la possibilità di volare con la mente oltre ad appiattirsi la bravura di chi scrive;
- cerchiamo di goderci i piccoli momenti: sminuzzare un film in sessioni da cinque o dieci minuti non ha molto senso (nemmeno per le serie TV, avendo almeno puntate di un quarto d’ora), mentre un libro lo si può leggere al volo, anche a piccoli sorsi, magari aprendo due pagine mentre aspettiamo il bus;
- un libro è sempre un libro: volete mettere una giornata di freddo o di pioggia, un caminetto acceso e un gatto sulle gambe in poltrona, oppure una tazza di tè caldo e biscotti in giardino, o magari il caldo di una spiaggia vista turchese… C’è sempre un libro per ogni magica occasione.
È MEGLIO IL FILM SE…
- amiamo il realismo: non importa essere degli scansafatiche per scegliere le pellicole, c’è chi semplicemente ha bisogno di “toccare con gli occhi” le scene e di sentirle vive, e la parte visuale può darla ovviamente soltanto un film;
- ci entusiasmano gli effetti speciali: al contrario del punto precedente, un film può anche stupirci portandoci dove la fantasia non riesce a spingersi (se poi aggiungiamo tecnologia 3D, audio surround, ecc… La visione diventa un’esperienza unica);
- abbiamo attori preferiti: non c’è niente di più bello del vedere interpretare la propria trama preferita, del nostro libro preferito, da un cast che apprezziamo (soprattutto per gli appassionati di recitazione);
- apprezziamo le musiche: le colonne sonore che accompagnano le vicende possono essere un valore aggiunto da non sottovalutare, amplificando le emozioni messe in scena;
- il cinema è sempre il cinema: oltre alle musiche e al suono avvolgente, c’è tutto un insieme di odori, profumi e sapori (i popcorn, i tessuti delle tende, la moquette in terra…), di veri e propri rituali che accompagnano ognuno di noi, a modo proprio, durante l’esperienza del cinema;
- si è appassionati di fotografia: sicuramente il punto che tocca una minor parte di lettori, ma se si è amanti di questa forma d’espressione ci sono film che sono una vera e propria gioia per gli occhi.
Insomma ognuno di noi, in base ai propri gusti e al titolo in questione, potrà sostenere se abbia preferito la versione scritta o quella audiovisiva di una storia, a prescindere da un giudizio generico impossibile da stabilire a priori. Perciò la domanda migliore, secondo me, non credo sarà mai “È meglio il libro o il film?”, in senso assoluto, ma considerando la capacità di intrattenimento: “Chi è stato più bravo, lo scrittore o il regista?”.
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